A gennaio è scaduto il mandato del presidente dell’Istituto Superiore di Studi Musicali, Gaetano Braga. Gli enti finanziatori, Regione, Provincia e i Comuni di Teramo e Giulianova, hanno presentato la terna di nomi tra i quali il Ministero dell’Istruzione dovrà individuare il sostituto: il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il presidente della Regione
Gianni Chiodi, e il presidente della Provincia Valter Catarra. Non compare dunque il nome del presidente uscente Alberto Melarangelo, che non ha ovviamente gradito questa inattesa esclusione. PrimaPagina lo ha incontrato per ascoltare la sua opinione. “Ritengo di avere sempre agito in modo efficiente e con competenza, nonostante questi ultimi siano stati anni particolarmente difficili. Il terremoto del 2009 ha ulteriormente aggravato le precarie condizioni economiche in cui versa da tempo l’Istituto, ma ho sempre cercato di farvi fronte soprattutto grazie a un dialogo sempre aperto con le istituzioni e gli enti finanziatori. Anche per questo provo un profondo rammarico per non essere stato neanche preventivamente consultato o informato di questa decisione. D’altro canto, prendo atto del fatto che attualmente non sia possibile partecipare in maniera attiva alla gestione degli enti pubblici del nostro territorio senza appartenere alla medesima area politica dei tre signori inseriti nella terna. Si tratta di un modo di pensare secondo il quale la democrazia costituisce una mera forma di esercizio del potere; un modo di pensare che senz’altro non mi appartiene. Voglio precisare che il mio incarico mi fu affidato dal Ministro Gelmini, che scelse il mio nome tra quelli inseriti nella terna, per sole ragioni di merito e nel rispetto della legge, che richiede che la persona nominata possa vantare una certa attinenza curricolare con l’incarico che gli viene affidato, oltre a capacità manageriali. Comunque, a prescindere dalla mia situazione personale, il mio maggiore interesse riguarda le sorti del Braga. Da questo punto di vista, i candidati dell’attuale terna, il sindaco di Teramo e i presidenti della Provincia e della Regione, che già riescono a far fronte a tanti altri incarichi ed attività, hanno sicuramente le doti manageriali occorrenti e, pertanto, auspico che chiunque sia il mio successore, possa riuscire a proseguire il lavoro di risanamento e rafforzamento dell’Istituto Braga che abbiamo portato avanti negli ultimi anni, tra l’altro anche grazie al loro fondamentale apporto”.