SCUOLE TERAMANE: QUALE SICUREZZA?

Sulla reale situazione della sicurezza delle scuole teramane si esprimono in una nota congiunta i gruppi consiliari del PD e di Teramo Cambia che pubblichiamo integralmente.

“La riapertura, con una settimana di ritardo, delle scuole di competenza comunale non è servita a fornire alcuna delle risposte alle sacrosante domande che genitori, insegnanti, una città intera hanno  posto sulla sicurezza degli edifici nei quali in queste ore sono rientrati i nostri figli, in uno dei giorni più desolanti per la nostra città. 

Nel silenzio assordante del Sindaco Brucchi e di quello complice della sua sgangherata maggioranza, bambini, ragazzi, giovani e insegnanti sono rientrati in scuole, gran parte delle quali (circa 2 su 3) resta sprovvisto dell’indice SLV (limite di salvaguardia della vita), che identifica la capacità ultima di resistenza di un edificio all’azione sismica. 

Ma anche il quadro delle scuole verificate, con la lettura puntuale dei dati, è tutt’altro che rassicurante. Nelle 12 scuole provviste di tale indice, infatti, la situazione appare drammatica: a fronte di un indice di sicurezza fissato a 0,65 (indice di sicurezza indicato dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni in cratere sismico) sono sotto tale indice ben 9 scuole di cui 6 in situazioni davvero preoccupanti. 

Dei plessi verificati in passato infatti solo la Zippilli (0,830), G.Lettieri – Teramo Via Diaz (0.690) e il Micronido (0,953) superano la citata soglia, mentre altri plessi ne sono abbondantemente al di sotto: Piano Solare (0,356), Risorgimento (0,388), Gammarana (0,320), Via Tevere (0,281), Giovanni XXIII – S.Nicolò (0,228) Colleatterrato Basso (0,280), Piano D’Accio  (0,400), Via Brigiotti – S.Nicolò (0,275), Liceo Musicale Braga (0,101). 

Perché il Sindaco non rende pubblici e spiega questi coefficienti in modo che le famiglie possano valutare la sicurezza degli edifici in cui i propri figli quotidianamente si formano e, soprattutto, in modo che si possa finalmente avviare un serio e credibile programma di azioni concordato e condiviso con le stesse realtà scolastiche del nostro territorio?

In questi anni più volte, inascoltati, abbiamo controllato e chiesto lumi sulle motivazioni per le quali il nostro Comune si è disinteressato dei Bandi della Protezione Civile per la sicurezza degli Edifici Scolastici. Milioni e milioni di euro ai quali attingere per rendere sicure le nostre scuole. Nessuna risposta. 

Per non parlare del tanto pubblicizzato progetto del Polo Scolastico, perso in non si sa quale cassetto e utile, come tanti altri progetti, esclusivamente per la campagna elettorale. 

La scuola è stata sempre l’ancora di salvataggio del Sindaco Brucchi, non perdendo mai  l’occasione per difendere  il lavoro fatto per la sicurezza degli edifici. Oggi, però, si alzano gli altarini e si scopre l’ennesima bugia di Brucchi: non è vero che ha dedicato tutta la sua attenzione agli interventi di manutenzione e sicurezza nelle scuole sacrificando tutto il resto. 

E’ disarmante l’incapacità’ della Giunta Brucchi di dire con certezza i tempi per il completamento delle verifiche sismiche nelle scuole, di stabilire un piano serio e credibile, di chiarire la scala delle priorità di interventi. Ed in questo contesto è disarmante soprattutto il silenzio dell’Assessore alla Pubblica istruzione la cui assenza, in uno dei momenti più complessi della storia scolastica della nostra città, conferma non solo l’inutilità della sua presenza in Giunta ma anche i danni derivanti dalla sua inazione politica. 

Di fronte a questa totale assenza di programmazione e di pianificazione di un centrodestra teramano che in questi anni ha concepito l’azione politica e amministrativa nella nostra città solo come una miope campagna elettorale quotidiana, i gruppi Partito Democratico e Teramo Cambia  in questi giorni continueranno, con senso di responsabilità, ad attivare una serie di iniziative a tutela di studenti e insegnanti, affinché la drammatica situazione della sicurezza delle nostre scuole, e quindi dei soggetti più deboli della nostra comunità, possa cambiare in tempi brevissimi”.

 

 

 

 

 

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