Il 13 novembre 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 264 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che aziona la macchina dei finanziamenti.
Il nuovo Start&Smart attivo dal 15/01/2015 sarà dedicato alla Star-Up innovative (iscritte nella sezione speciale
del registro delle imprese della Camera di Commercio) e fi nanzierà i progetti di impresa che prevedono investimenti compresi tra 100 mila e 1.5 milioni di euro. La dotazione fi nanziaria è di 200 milioni di euro si prevede possa essere aumentata. I progetti di impresa dovranno avere un forte contenuto tecnologico e innovativo. I fi nanziamenti sono a sportello e quindi fondamentale la tempestività di presentazione della domanda Le nuove agevolazioni prevedono un fi nanziamento a tasso zero fino ad un massimo del 70% del costo del progetto, nella forma
della sovvenzione rimborsabile (art 6 del provvedimento). Particolarmente premiati giovani, donne e cervelli in fuga , che rientreranno a lavorare in Italia, in questo caso il fi nanziamento raggiungerà l’80% delle spese sostenute. I finanziamenti avranno una durata di anni otto ed i contributi saranno erogati per stati di avanzamento. Inizialmente il bonus era dedicato al territorio del Mezzogiorno, ora invece si estende su tutta la penisola. Per le star-up localizzate nel mezzogiorno e nel cratere aquilano sismico saranno chiamate a restituire solo 80% del prestito ricevuto, godendo di fatto di una componente a fondo perduto.
La gestione di tali fi nanziamenti è affi data a Invitalia che è incaricata altresì di erogare i fi nanziamenti e verificarne la regolarità dei requisiti e la reale operatività delle imprese.
Tra i requisiti delle star-up innovative c’è il requisito inerente il personale dipendente o i collaboratori, in quali devono essere in percentuale uguale o superiore ad 1/3 della forza lavoro complessiva con le seguenti caratteristiche, personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso l’università, italiana o straniera, o laureato che abbia svolto ricerca da almeno tre anni presso Istituti pubblici o privati, o titolato di laurea magistrale.
Rimaniamo in attesa di una circolare del Mise esplicativa.
Via a nuovi progetti all’insegna della innovazione, della tecnologia, dell’autenticità e di nuove idee.
PrrimaPaginadi edizione novembre 2014 – di Laura Di Paolantonio