Nel numero precedente abbiamo riportato l’esperienza del Comune di Grottammare (AP) nell’articolo “Buone pratiche di Democrazia partecipata”. Per approfondire ulteriormente quello che è annoverato, a livello europeo, come il primo e il più antico esempio italiano di amministrazione condivisa con i cittadini, riprendiamo l’Intervista all’arch. Stefano NOVELLI, Consigliere delegato del Comune di Grottammare (AP) alla Partecipazione e Innovazione Tecnologia.
Architetto ci dice come partecipano i partiti alla formazione della Lista Civica che esprime il Sindaco e gli assessori da oltre venti anni?
Per rispondere al suo quesito intendo citare la Carta dei Principi, delle regole e degli Intenti di “Solidarietà e Partecipazione”, la quale non è una mera lista elettorale, ma un Movimento di trasformazione della realtà locale, a cui aderiscono, donne e uomini, ragazzi e ragazze, che ne condividono i principi e gli intenti. S e P promuove un disegno di cambiamento progressivo e progressista, alla cui rappresentazione concorrono i partiti e i movimenti, le associazioni espressioni della sinistra e del centrosinistra, of rendo il proprio contributo ideale, culturale progettuale e politico. Il programma della lista Solidarietà e Partecipazione e le candidature che costituiscono espressioni d’essa, sono discussi ed approvati dall’assemblea del Movimento e i rappresentanti eletti aderiscono ad un unico gruppo consiliare.
La lista civica che esprime la maggioranza dei Consiglieri è sempre la stessa oppure ha subito un’ evoluzione nel tempo?
Dal 1994 Solidarietà e Partecipazione costituisce la lista rappresentativa del movimento. In occasione delle scorse elezioni amministrative risalenti al maggio del 2013, che han visto rinnovato il sostegno a S e P e l’elezione dell’attuale Sindaco, Enrico Piergallini, convocata l’assemblea del movimento si è stabilito di affiancare allo storico simbolo del Gabbiano di Solidarietà e Partecipazione, il Simbolo della Vela rappresentativo della Lista Città in Movimento, allo scopo di af rontare, citando il programma Orizzonte Comune elaborato per il mandato 2013-
18, un mutamento storico per la città, il passaggio al nuovo sistema elettorale e amministrativo disciplinante le elezioni di Comuni con popolazione superiore a 15.000 ab. Da una costola di S e P, è stata costituita la lista C i M, che condivide gli ideali e i principi della Carta e costituita da candidati espressione della società civile.
Nella Regione Marche questa di Grottammare re è l’unica esperienza di democrazia partecipativa, oppure vi sono altri Comuni che l’attuano?
Grottammare rappresenta l’unica esperienza di governo partecipativo regionale, e per tale ed altre ragioni lo scorso anno la Città di Grottammare è stata annoverata nel progetto di promozione delle istanze partecipative sostenuto dalla Regione Marche, quale partner istituzionale.
Come sostiene la Regione Marche le iniziative riguardanti la democrazia partecipativa?
La Regione Marche ha sostenuto il progetto “Scuola di Partecipazione”, promossa dalla Casa delle Culture di Ancona, cofinanziato dall’istituzione regionale tramite i programmi d’intervento per le politiche giovanili, allo scopo
di suscitare il protagonismo e l’attivismo civico, la condivisione delle pratiche e delle politiche di governo del territorio, la riqualifi cazione e la rigenerazione urbana.
A tal proposito il 23 Maggio del 2014, nel novero delle iniziative programmate dalla scuola, a Grottammare è stato ospitato il professor Alberto Magnaghi, che ha pronunciato un intervento avente il seguente oggetto: “Oltre il
bilancio partecipativo (verso il piano strategico PARTECIPATO). Tale iniziativa, come le altre descritte, conferma l’impegno praticato allo scopo di confermare ed alimentare la vocazione partecipativa di Grottammare.
PrimaPagina, edizione Luglio 2015 – di Raffaele Raiola