In centinaia alla nuova manifestazione con docenti e familiari Lettera dei genitori: «Incontro con le istituzioni per fare chiarezza»
TERAMO. Corteo bis di studenti, genitori e docenti che a due settimane dalla prima manifestazione ieri pomeriggio hanno nuovamente sfilato per le vie del centro storico invocando rientro nel Convitto Delfico chiuso dopo il sequestro disposto dal tribunale per questioni di sicurezza. In centinaia, armati di cartelli e slogan, si sono radunati in piazza Martiri e poi hanno raggiunto piazza Madonna delle Grazie, vicino al tribunale, per chiedere chiarezza e tempi brevi. Ma soprattutto per invocare – qualora fosse accolta l’istanza di sequestro che la Provincia nei prossimi giomi dovrebbe presentare in Procura dopo l’esito della consulenza disposta sull’edificio dallo stesso ente e affidata a tre super tecnici – il rientro immediato di tutti i ragazzi ora distribuiti in varie scuole. Così Federico Mancini, rappresentante d’istituto: «Noi chiediamo che in caso di dissequestro, un dissequestro che sia fondato sulla sicurezza della scuola, si possa rientrare tutti al Delfico. Siamo oggi più che mai convinti che l’unica alternativa al Delfico sia il Delfico».
Intanto i genitori degli studenti dei licei coreutico e scientifico Delfico hanno chiesto alle dirigenti scolastiche del convitto e del liceo classico e al prefetto un incontro da tenersi martedi in Provincia per discutere dell’emergenza scoppiata dopo il sequestro dell’edificio che ospita 1.200 studenti. Nella lettera scritta per chiedere l’incontro, i genitori sottolineano che la vicenda, «oltre a porre interrogativi seri sulla gestione degli edifici scolastici presenti a Teramo, coinvolge inevitabilmente l’intera città, che in quell’edificio, nella sua funzione e nella ubicazione, ha da sempre uno dei suoi punti di riferimento. La gestione della vicenda nel presente, necessariamente produrrà effetti sull’economia, sul traffico e sulle abitudini dei teramani, oltre che sul diritto alla studio dei giovani alunni e sulla possibilità di scelta dei percorsi scolastici delle prossime generazioni. A fronte di ciò, ci saremmo aspettati un lavoro sinergico e collaborativo tra tutte le istituzioni e forze politiche, invece, nelle ultime ore, siamo costretti ad assistere, basiti, a un susseguirsi di accuse sterili, con proposte che si rivelano sempre impercorribili e rimpalli di responsabilità inauditi».
Fonte: Il Centro