Antonio è un tassista teramano che ha voluto unirsi alla protesta dei colleghi contro la liberalizzazione del settore. Come mai ha deciso di partecipare allo sciopero? Perché siamo sempre alle solite. I nostri problemi sono anche più gravi di quelli dei tassisti di altre province, come dimostrano le difficoltà di strumentazione: ci manca la colonnina telefonica, un problema
che altrove, ad esempio ad Alba Adriatica, non esiste. Aggiungiamo che le tariffe sono bloccate dal 1999, e non ci pare giusto, dato che tutti gli altri prezzi continuano a salire. Adesso ci manca solo la liberalizzazione. A proposito di questo, quando si parla di liberalizzare in via teorica si dicono tutti d’accordo, di fatto però non è mai possibile andare a toccare “l’orticello” di chicchessia. Come si può risolvere questa situazione? Parlando. Chi di dovere, dovrebbe prima venire a controllare com’è la situazione, e vedere come noi operiamo, e poi dovrebbe prendere decisioni. Stanno chiedendo di far abbassare le tariffe ai tassisti, ma non si prende in considerazione il costo reale di un’autovettura. L’assicurazione che aumenta ogni anno, e che per noi che offriamo un servizio pubblico è anche più corposa, la sostituzione dei pneumatici a non meno di mille euro, la revisione ogni anno anche se la macchina è nuova, tasse e contro-tasse. Una volta ho parlato con Chiodi, quando era il nostro sindaco, e non sapeva nemmeno che ci fossero i tassisti a Teramo! Da come dice, sembra che non sia possibile vivere facendo questo lavoro No, non riesco più a campare facendo questo mestiere. Mi ritrovo a 47 anni, con moglie e due figli, a cercare un nuovo lavoro, ed è diffi cile. Nel 2005 mi è arrivata la richiesta di pagare una tassa, che sapevo aver già pagato, e infatti alla fine ho avuto ragione. Ma nel frattempo ho dovuto rimetterci i soldi per il legale, perdendo anche giornate di lavoro. In realtà ci sto rimettendo anche la salute. Cosa pensa che possa cambiare, scioperando, se il sistema è così “ammalato”? Noi attendiamo qualcosa dallo Stato. Il Comune dovrebbe cominciare a venirci incontro, ovvero dando e non solo chiedendo. Capendo che non si può paragonare un tassista di Roma o di Milano ad uno di Teramo.