Nello scorso luglio i sindacati hanno indetto una manifestazione dinanzi a tutti gli stabilimenti della Golden Lady in Italia. La protesta ha interessato anche il sito di Basciano alle prese col drammatico momento che sta investendo l’Europa. Oggi la fabbrica del Vomano conta meno di cinquecento operai, la cui maggior parte sta scontando la crisi
passandola in Cig. Lo stesso Emilio Angelini, della Uilta Uil ha ammesso con chiarezza: “La Golden Lady ha aumentato i Golden points in Italia da 500 a 750, ma sta riducendo il personale perché ha aperto in Serbia una fabbrica con 2500 operai che produce collants al costo di un trentesimo rispetto a quello italiano”. Quali le possibili soluzioni a medio e lungo termine? Molto ci sarebbe da scrivere sulla mentalità sociale della famiglia stanziale che non coincide di certo con quella imprenditoriale della delocalizzazione e del massimo profi tto col minimo sforzo. La speculazione finanziaria, senza solide fondamenta economico-industriali, contribuisce di sicuro allo sfacelo di un Paese scoordinato, disunito e lento. Tanto ci sarebbe ancora da dire sull’euro, prima moneta al mondo senza Stato e senza politica economica unica, con quell’assurdo cambio(1 euro =1936,27 lire) il quale ha toltoagli italiani metà del loro potere d’acquisto.Ciò che costava mille dire di colpo era “prezzato” un euro. E’ il cane che si morde la coda: stipendi bassi, costo della vita alto. I cittadini stringono i consumi e le aziende producono di meno, poi pian piano delocalizzano… chiudono…e impiegati e operai vanno a casa. La stessa BCE, che ha abbracciato il liberalismo economico dell’UE, è pronta contraddittoriamente ad allungare una materna mano ai propri fi gli con iniezioni tampone di liquidità, che di certo non risolvono il problema strutturalmente. Una risposta potrebbe allora arrivare dalla politica, la quale, come diceva il compianto Remo Gaspari, rivolgendosi all’attuale presidente della Regione Gianni Chiodi, “deve eliminare le greppie e le mangiatoie”.