I sondaggi di Brucchi mettono in fuga Manola. Meglio il Senato…
D-Berlusconi docet, anche il sindaco Maurizio Brucchi si affida ai sondaggi di gradimento. Intervistati telefonicamente 1204 elettori, il primo cittadino di Teramo incassa il 72,4% dei consensi e si dice soddisfatto di come vanno le cose in città. Tu, da vecchio cronista e attento osservatore di uomini ed eventi, cosa ne pensi? “Premetto che, oggi, non è facile amministrare una città, e non solo per le note difficoltà economiche e per la crisi che morde. Il nostro primo cittadino, fra i meriti, include quello della coesione e della compattezza della sua giunta. Non è poco. Un dato indubbiamente positivo, visto il picco di litigiosità e degrado in cui trovasi la vita politica, ad ogni livello”. D-Interpellato, che giudizio avresti espresso sul sindaco di Teramo e la sua giunta? “Fra le pieghe della gestione d’una pubblica amministrazione, facile trovare cose non fatte o che si potevano realizzare meglio. Intanto, stiamo valutando un mandato ancora da concludere e che solo alla fi ne sarà possibile giudicare con dati complessivi alla mano. Per evitare un primo parziale giudizio affrettato e superficiale, bisogna tenere conto di tutto il contesto in cui un pubblico amministratore opera, considerati i mezzi di cui dispone e quanto necessario per trasformare i progetti in realtà…”. D-Per uscire dal generico, la gestione Brucchi ti piace o no? “Brucchi è un bravo sindaco o no? Se la domanda è questa, ti rispondo che, nella fase di rodaggio, porta a casa un bilancio complessivamente positivo. Nel senso che Brucchi si sta rivelando uno che lavora e non molla. Dotato di ambizione personale, dimostra forte volontà e voglia di far del bene alla città e a se stesso. Ha già annunciato di voler puntare su un secondo mandato e, certamente, con nessuna intenzione di fermarsi. Per il dopo già pensa, forse, a qualcosa di più importante, a L’Aquila o a Roma”. D-Hai qualche consiglio da dargli? “Dei miei suggerimenti non saprebbe che farne, ma ci provo lo stesso. Intanto, i migliori auguri per il futuro. Gli consiglierei di completare con calma e saggezza la sua fase di rodaggio, cercando di immettere nella sua azione e nei suoi comportamenti ulteriori dosi massicce di umiltà e capacità di ascolto. Che poi, a pensarci bene, sono le qualità migliori di un uomo politico di successo. Poi, ecco un’altra raccomandazione: una pubblica amministrazione ‘casa di tutti’ con porte e fi nestre aperte, per consentire una circolazione di aria sempre fresca e pulita. Con sfratto perpetuo per conventicole e comitati d’affari”. D-Ci riuscirà? Non è chiedere troppo ad un pubblico amministratore che, per durare, deve accontentare tutti? A cominciare da lobby e sponsor fi n troppo potenti? “Non ho detto che è facile. Però, è possibile e lo sarà sempre di più strada facendo, se è vero che la credibilità di una politica nuova non può non passare attraverso la trasparenza, la sobrietà e il rispetto di tutti. Senza far prevalere gl’interessi e i vantaggi di pochi sui diritti e le aspettative della collettività. A scapito del solito Pantalone, ormai esausto e in bolletta. Mi risulta che il sindaco Brucchi abbia già fatto qualcosa di buono in merito e gliene rendo merito. Deve solo avere coraggio e continuare. Sottolineo: autonomia e trasparenza dell’azione e delle scelte saranno il vero marchio di qualità della gestione d’una pubblica amministrazione…”. D-C’è tempo…Ma quale previsione fai? Brucchi ce la farà a farsi rieleggere sindaco alla scadenza? “Nessuno ha la palla di vetro. Penso tuttavia che, superata la fase di rodaggio, l’attuale amministrazione metterà a segno una serie di iniziative e realizzazioni, che assicureranno allo schieramento di centrodestra di prevalere ancora nel Comune capoluogo (il governatore Chiodi, prima o poi, non dimenticherà di fare qualche regalo alla sua città, man mano che si avvicinerà anche la sua rielezione). Brucchi sarà di nuovo sindaco e non vedo per ora un avversario capace di batterlo. Almeno, fra i possibili candidati sulla scena. L’auspicio è che, per il prossimo giro elettorale, si facciano avanti nomi e volti nuovi e prestigiosi, per arricchire ed elevare il livello del personale politico e della classe dirigente.”. D-Non c’è speranza, quindi, per l’area di opposizione? Non vedi proprio nessuno in grado di contrastare l’attuale sindaco, considerato che Berlusconi non sta politicamente bene e neppure il suo partito? Anzi, il pronosticato tracollo del centrodestra potrebbe trascinarsi dietro anche Maurizio Brucchi a Teramo… “Intanto, occorre distinguere fra voto politico e voto amministrativo. La fi gura del sindaco pesa nelle urne e il suo valore elettorale cresce sulla base di un rapporto continuo con i cittadini e risultati visibili nella gestione della cosa pubblica. Il Pd, maggior partito di opposizione, sembra voglia puntare su Manola Di Pasquale, una donna di rilievo nella politica locale, che il partito di Bersani ha promosso proprio presidente regionale… “Manola è ambiziosa e certamente punta in alto. Molto in alto. Visto che uno “sponsor” importante non le manca per conquistare un seggio al Senato, per esempio. Sempre che in extremis non arrivi dal centro qualche papavero che possa rubarle un seggio sicuro a Palazzo Madama. Più facile da conquistare per il Pd locale e più appetibile, non solo politicamente. Arduo e incerto sarebbe invece il duello di Manola con Brucchi. Senza dire che fare il sindaco è un lavoro ingrato e duro. A parte l’incerto risultato del confronto, il mestiere del primo cittadino è più faticoso e rende meno. Manola non è tanto sprovveduta da non saperlo. Poi, chi al suo posto non spenderebbe la posizione di vertice nel Pd regionale, per ottenere ciò che è meglio e più sicuro? Quindi, le opposizioni dovranno puntare su un nome diverso da mettere in competizione con l’attuale sindaco. Non sarà semplice trovarlo, anche se sulla carta non mancano candidati capaci e validi. Ma chi è disposto a scendere coraggiosamente nell’arena? Vedremo…”.