In periodo di crisi il comune di Alba Adriatica ha pensato di contrarre un mutuo di circa un milione e mezzo di euro per la realizzazione dei nuovi marciapiedi sul lato sud di viale Marconi. I lavori, iniziati nell’autunno scorso (dovrebbero terminare prima della stagione estiva), interessano circa due chilometri di litorale e rientrano nella logica di prosecuzione dell’identica opera già realizzata nella zona nord negli scorsi anni.
L’iniziativa è stata fortemente criticata dalla Destra albense che, oltre a denunciarne i costi esosi, ha affermato che i nuovi marciapiedi del lungomare saranno troppo stretti e non consentiranno il passaggio ai pedoni. “La nuova opera pubblica – si legge in una nota piuttosto ironica – è a senso unico per persone asciutte e interdetto per quelle in sovrappeso. Il progetto non ha tenuto in debita considerazione le persone che camminano sottobraccio, chi spinge i passeggini o coloro che hanno dei passeggini a coppia per i gemelli. Tutti costoro, se incrociano una persona, devono scendere dallo stesso marciapiede. Non ci si vanta di aver speso solo 652mila euro per realizzare un intervento inutilizzabile che rischia di creare più fastidi di prima. Si sperperano soldi non per realizzare un’opera utile ma notevoli disagi”. “I marciapiedi – ha replicato il sindaco Franchino Giovannelli – hanno un’ampiezza minima di un metro e 90 centimetri fino a un massimo di due metri e 40. L’unico tratto nel quale avranno dimensioni ridotte è quello tra via Emilia e via Calabria. Un tratto lungo 60 metri su 1.800 metri complessivi. Quindi consentono tranquillamente a più persone di passeggiare affiancate, anche nelle giornate di pioggia”. Il problema è esattamente opposto. Non si discute la gradevolezza dell’opera che rende sicuramente il lungomare più bello, ma quello che preoccupa è l’eliminazione o la riduzione ai minimi termini dei posti auto del lato ovest a vantaggio del marciapiede. Ciò porterà notevoli disagi in una città turistica che d’estate, secondo i dati forniti dal Comune stesso, accoglie tra i trentamila e cinquantamila turisti. A ciò si aggiunga anche il pericoloso restringimento della carreggiata già affollata di biciclette, pedoni che attraversano la strada per raggiungere il lungomare, auto che dovranno fare manovra per uscire o entrare nell’unico parcheggio sul lato est. Per non parlare poi dei numerosi camion, furgoni, ecc., che saranno costretti a sostare in mezzo alla strada per scaricare le loro merci davanti ai numerosi hotel e chalet. Quello che si preannuncia per la prossima stagione estiva è una gran confusione che non verrà certo risolta con la creazione di nuovi marciapiedi, apparentemente inutili, visto l’ampia passeggiata sul lato spiaggia. Nonché lo spreco di denaro pubblico che sarebbe stato sicuramente meglio utilizzato per la creazione di nuovi parcheggi, quelli sì davvero necessari.