TERAMO-SCUOLE: DURE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE SULLA MANCATA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI

Duri commenti dei consiglieri Gianguido D’Alberto e Antonio Filipponi sulla situazione degli edifici scolastici teramani che il sisma ha gravemente danneggiato:

“Dopo la dichiarazione di inagibilità delle scuole Savini e S.Giuseppe, siamo costretti a registrare infatti la chiusura dell’Asilo Nido “Lettieri” di Via Diaz e della scuola materna di Via Tevere, di fatto imputabili non al sisma ma alla  totale mancanza di una organica ed efficace programmazione pluriennale di interventi volti a consolidare e a innalzare il livello di sicurezza degli edifici scolastici”. 

Secondo i due consiglieri “la vicenda di Via Diaz grida vendetta. E’ vergognoso, -si legge nella nota congiunta-  che si sia dovuto chiudere, per ragioni di sicurezza, un Nido su cui solo un paio di mesi fa sono stati spesi ben 232.000 euro per i lavori di miglioramento sismico della struttura, l’unica, oltre alla sola Zippilli, ad avere un indice di vulnerabilità che supera la soglia di sicurezza di 0,65.Lo spostamento dei bimbi da una scuola antisismica ad altre prive anche della verifica è assurdo e dimostra il fallimento della politica scolastica del Sindaco Brucchi e dei principali attori del modello Teramo”. 

Tutti i nidi, ai sensi del D.M. 16/07/2014 dovevano essere adeguati alle vigenti norme di sicurezza di prevenzione incendi entro il 7 ottobre 2016. Ma ad oggi sono stati approvati, ad aprile 2016, solo studi di fattibilità di tali lavori e ci si chiede quanti e quali Asili nido siono stati adeguati nei termini previsti dalla legge e risultano conformi alle prescrizioni normative in materia. 

Anche la dichiarazione di completa inagibilità della scuola materna di Via Tevere rivela, secondo i consiglieri “l’incapacità di pianificazione politica e amministrativa”  perché “ non si è proceduto ai tanto sbandierati interventi di miglioramento sismico e consolidamento strutturale, anche qui per un importo di 232.000, che da programma dovevano essere completati per l’inizio di questo anno scolastico, come per la scuola “Risorgimento”. Quale sarà la sorte di tali progetti su cui sono state spese e buttate nel vuoto già decine di migliaia di euro?   

Con le verifiche della protezione civile “i nodi stanno venendo al pettine – insistono i consiglieri- e si stanno svelando  le inadempienze di una Amministrazione che, sulle scuole, soprattutto dopo gli eventi sismici del 24 agosto 2016, ha avuto la grande imperdonabile colpa di non parlare il linguaggio della verità e  il triste e disastrato stato delle scuole teramane – concludono –  riapre inesorabilmente anche la fase dell’accertamento e dell’assunzione delle responsabilità politiche e tecniche derivanti dalla gestione di un centrodestra teramano, che dal 2004 ad oggi è stato incapace di programmare e pianificare, non ha  saputo intercettare fondi e ha continuato a concepire settori delicati quali l’istruzione e l’educazione come fabbriche di consenso”.