Social Cuba è un’associazione che nasce nel 2004 per tentare di dare una risposta, seppur minima, alla situazione che si vive a Cuba. Da ormai 50 anni nell’isola venne imposto l’embargo dagli Usa e dalle nazioni “amiche”. Fino agli anni ’90 è stata l’unione sovietica a sostentare Cuba. Con la caduta del muro di Berlino, nel sistema si è aperta una crepa. Cuba,
è stata costretta ad aprirsi al turismo, e esso è arrivato, purtroppo, anche quello “sessuale”. La prostituzione è diventata un fenomeno grave, fortemente represso dal governo. Nei casi di pedofilia si parte da condanne da 17 anni di pena fino all’ergastolo. “La nazione – spiega Lanfranco Lancione, rappresentante dell’associazione -, nonostante la povertà, vanta dei livelli di eccellenza. Ad esempio, a livello sociale: la scuola è gratuita a qualsiasi livello, anche universitaria. Non esistono bimbi che dormono per strada o lavoro minorile. Fino a 12 anni a Cuba si va a scuola, certo poi le scuole, a volte, sono baracche”. In questo si inserisce il progetto dell’associazione: “A qui mariposa amarilla” che tende a mettere in collegamento la scuola Giovanni XXIII di S.Nicolò a Tordino con la scuola dell’ambiente di Pinar Del Rio. L’iniziativa è stata finanziata nell’ambito del progetto “Il sogno di Mario” sorto per ricordare Mario Narcisi, entusiasta promotore di Social Cuba e generoso operatore nei confronti di persone meno fortunate. Al progetto “Il Sogno di Mario” hanno partecipato e organizzato manifestazioni e raccolta fondi tutte le associazioni di S.Nicolò, comprese quelle sportive. Con i fondi raccolti si è messa in condizioni di collegarsi tramite internet la scuola di Pinar del Rio, in modo che possa interagire, tramite un laboratorio attrezzato, con la scuola locale. Creando integrazione e ampliamento delle prospettive, nonché rispetto per le diversità nei nostri ragazzi, che impareranno a confrontarsi con realtà diverse e lontane dalla propria, ugualmente valida e dignitosa.