Il progetto ha coinvolto diversi personaggi dello spettacolo come Rocco Sffredi, Gabriele Cirilli, Alessia Fabiani; e molti altri che all’inno “bisogna spalare un po’ di neve” hanno risposto con ardore per contribuire al risveglio del Grande Gigante e della sua terra.
Sono più di sessanta i professionisti della macchina da presa che hanno collaborato all’idea del regista/attore pescarese Walter Nanni, per la promozione e la riqualificazione della regione Abruzzo.
La realizzazione nasce dal crownfunding, una raccolta telematica collettiva e trasparente tra donatori di tutt’Italia e personaggi di rilievo nel mondo della Tv e del cinema.
Il fine del regista Nanni è sfruttare l’arte visiva per raccontare la bellezza del territorio abruzzese colpito, ad inizio dell’anno, da difficoltà climatiche ingenti, che hanno ferito il cuore degli abitanti dalla costa adriatica alla montagna marsicana; neve e terremoto hanno scavato la storia di questo luogo, si sono insinuate nei ricordi e nelle speranze dei cittadini che hanno sacrificato sangue e sudore per combattere verso la rivalsa di questa regione.
Questo viaggio nel corpo dell’Abruzzo ha dato opportunità d’espressione ad artisti esordienti nel settore, uno tra loro è il ventiquattrenne aquilano Luigi Marotta, videomaker di professione, studente per passione.
“Quello che voglio fare è rappresentare la bellezza viva e vera del territorio..guardando il presente e tutto ciò che offre giornalmente” uno sguardo, quindi, che vuole focalizzarsi sulla genuinità e la semplicità delle “piccole cose”, ma che portate alla luce dell’obiettivo diventano grandi frammenti di una favola rurale eccelsa, di quelle che solo l’Abruzzo poteva scrivere nella sua storia e nella sua cultura.
Infatti, alla squadra di lavoro (Made in Abruzzo!) di questo progetto, è stato chiesto di girare in autonomia un piccolo spot che potesse raccontare un pezzo della grandezza della regione, ed ognuno dei “piccoli pezzi” verrà coinvolto in un contest: tradizione, arte, cultura, l’unico limite è l’immaginazione!
“Tutte le sfaccettature sono state raccontate attraverso gli occhi dei singoli autori. Siamo solo all’inizio di un’avventura. Che probabilmente, alla fine, diventerà un film”
Luigi Marotta, con la sua esperienza e la sua vitalità da giovane uomo, riesce a cogliere il nocciolo della vera speranza, ovvero che solo dalla vita può nascere nuova vita, e ben lo sa lui stesso, testimone in prima persona di come possa essere difficile vivere e superare una calamità com’è stato il terremoto del 2009.
“La mia terra parla da sola… io posso solo filmarla come un ritrattista disegna una modella, sua musa; è un onore grande quello di poter dare qualcosa di concreto all’Abruzzo ed agli abruzzesi, sono orgoglioso ed onorato di far parte di questo progetto!”
Nello zaino di Luigi ci sono diversi progetti per il futuro, tra cui la direzione di un corso di regia di base, affinché anche i profani possano avvicinarsi a quest’arte ed i principianti appassionati possano trovare uno spazio dove esprimersi; in questo periodo difficile per il campo dell’arte, sarebbe una boccata d’aria per ragazzi e studenti de L’Aquila.
Il corso si terrebbe all’associazione Spazio Rimediato, uno spazio culturale nel centro storico (ed abbandonato) del capoluogo abruzzese che offre diverse esperienze artistiche, dal teatro per adulti e bambini, alla ginnastica.
La speranza vera è che queste parole possano profetizzare un rovescio della medaglia importante per questa regione spaccata da troppo tempo tra un bisogno viscerale di tornare a vivere ed una difficoltà comunicativa con le istituzioni del territorio.
di Chiara Santarelli – PrimaPaginaWeb.it