La Val Vibrata presenta scenari bellissimi, riassumendo in sé le dolci colline marchigiane e la “terra buona” abruzzese.I borghi medievali sono stupendi anche se visti dal rutilante mondo della strada provinciale del Tronto, sì proprio quella: con la loro posizione in cima al monte sembrano delle donne ammiccanti girate di tre-quarti, di grande fascino e magnetismo.Altrettanto eccezionali anche i vigneti da cui ammirare da un lato
il Gran Sasso, dall’altro i Simbruini ed il mare Adriatico.Controguerra è uno di questi paesi, autodefinitasi negli ultimi tempi “città del vino”.In molti sapranno che in tv c’è un grande andirivieni di sommelier i quali, assaporando una qualunque bottiglia, sentono sapori di “fruttato e lamponi”, ma così si rischia di far credere ai più semplici che bere sia una cosa sacrosanta.Un produttore di vini, a chi gli chiedeva come contrastare il fenomeno devastante dell’alcolismo, è arrivato a dire: “Non m’interessa se la gente beve il mio vino, l’importante è che lo compri”.Chi è dipendente dall’alcol –secondo l’OMS è sufficiente mezzo litro al giorno – non sente i sapori di rose alpine, ma lo fa inizialmente per affogare nella bottiglia i suoi problemi, e pian piano non sa più farne a meno. Infanzia difficile, timidezza e paure contribuiscono all’avvicinamento al vizio.Questi soggetti diventano smemorati, bugiardi, egoisti, sempre meno pronti di riflessi, disonesti con se stessi e gli altri.Andando avanti, si diventa sempre più dipendenti –come il cane che si morde la coda- perché la voglia è causata dai residui tossici che restano nel corpo.L’alcolismo è una malattia a tutti gli effetti ed una minaccia per la vita.Diecimila morti l’anno solo di cirrosi, disfunzioni renali, cardiache, retinopatie proliferanti agli occhi sono informazioni sufficienti per far smettere chiunque.Spesso, inoltre, questo nemico mortale è utilizzato per “scaldarsi” se fa freddo: effettivamente la sensazione di calore c’è, ma in realtà la temperatura corporea scende.Gli altri rischi indiretti sono gl’incidenti sul lavoro, stradali, domestici, comportamenti violenti e suicidi.I sintomi fisici di astinenza dalla bottiglia possono essere peggiori di quelli sperimentati nell’astinenza dalla droga, da cui non si differenzia.Qualcuno dovrebbe quindi ripensare a certe definizioni che contribuiscono a giustificare comportamenti non proprio ortodossi.